Tomba Brion – San Vito di Altivole

Se siete nei pressi dei Colli Asolani vi consiglio di fermarvi a San Vito di Altivole dove nel 1978 fu completata la Tomba Brion. Il complesso funebre fu’ commissionato dalla vedova Brion per la morte prematura di Giuseppe Brion, fondatore e proprietario della famosa azienda Brionvega. L’autore del monumento fu’ il famosissimo architetto veneziano Carlo Scarpa, il quale purtroppo morendo accidentalmente nel 1978 in Giappone, non vide completata la sua opera. Pero’ lo stesso Scarpa riposa nella Tomba Brion.

La struttura della Tomba, adiacente al cimitero del paese, e’ a forma di L ribaltata ed il punto di passaggio tra una zona e l’altra e’ costituito da due fedi intrecciate. La struttura in cemento armato nudo ed opprimente e’ in netta contrapposizione con l’arte Zen Giapponese che viene proposta all’esterno, con le vasche d’acqua e le canalette. Sembra quasi un ossimoro tra vita e morte, tra la gravita’ della condizione cimiteriale e la leggerezza e serenita’ che vengono percepite dallo scorrere dell’acqua.

Luogo ideale per riflettere un po’, ma anche per ammirare il genio di Scarpa espresso in una delle sue maggiori opere monumentali.

link: http://it.wikipedia.org/wiki/Tomba_Brion 

link: http://www.comune.altivole.tv.it/pagine.php?idp=19

If you are near the Asolo Hills I recommend visiting San Vito di Altivole where in 1978 the Brion tomb was completed. This funerary complex was commissioned by the Brion widow for the premature death of Giuseppe Brion, founder and owner of the famous company Brionvega. The author of the monument was the famous Venetian architect Carlo Scarpa, who died accidentally in 1978 in Japan and thus did not get to see his work completed. He rests in the Brion tomb as well.

The structure of the Tomb, next to the village’s cemetery, has got a reverse L shape and the point of transition between the two areas consists of two wedding rings intertwined. The structure of reinforced nude cement is in stark contrast with the Japanese Zen art that is proposed on the outside, with water tanks and channels. It almost seems like an oxymoron between life and death, between the severity of the cemetery and the lightness and serenity that are perceived by the flowing water.

An ideal place for a pensive walk, but also to admire the genius of Scarpa expressed in one of his most important monumental work.